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Gli sviluppi del dopo referendum

Venerdì 12 dicembre l'incontro tra Amministrazione, Geovest, comitati ApA e PPP e altri rappresentanti di enti locali

Nella mattinata di sabato 13 dicembre sono stato informato dell’esito della riunione del giorno precedente per avviare un dialogo tra le parti in seguito all’esito del referendum del 23/11

In sintesi la proposta di ApA:

Ritorno al vecchio sistema di raccolta stradale a cassonetti per le 2 aree urbane di Argelato capoluogo e Funo. Potenziamento delle isole ecologiche con l’apposizione di tutti e 5 i contenitori stradali (plastica, vetro, carta, umido organico e indifferenziato) anche dove prima erano presenti solo in parte.
Mantenimento della raccolta porta a porta nelle zone industriali e per il Forese
ApA ha tenuto anche a sottolineare che non spetta a loro dare indirizzi o trovare soluzioni. Loro hanno semplicemente raccolto il malcontento dei cittadini.

Provando ad analizzare il suggerimento, troviamo rispetto alla situazione precedente al pap l’aggiunta della raccolta porta a porta nelle zone di campagna, circa 500 utenze. Unitamente al potenziamento delle isole ecologiche a cassonetti potremmo pensare con ottimismo di raggiungere per il 2012 la percentuale del 65%
Non è certo l’80% degli ultimi mesi di porta a porta, che potrebbe farci orgogliosi, ma è comunque il parametro minimo per rispettare i termini europei.

E’ necessario però soffermarci un minimo sui costi che saranno originati da tale tipo di raccolta con sistema misto: Non sono in grado di calcolare i costi per il personale e i mezzi di raccolta, che con questo sistema non potranno certo essere inferiori. Forzatamente avremo in circolazione mezzi di tutte le grandezze per ogni frazione raccolta

I contenitori: Nel 2007, ultimo anno della raccolta stradale con cassonetti, Geovest aveva ancora in ammortamento per il comune di Argelato, una quota di 12000 € per i cassonetti stradale. Tale cifra è stata poi stornata nel 2008 (i cassonetti sono stati reimpiegati in altri comuni) e sostituita con una iniziale quota di ammortamento per i bidoncini colorati di 14000 €.
Con il ritorno al sistema stradale, i bidoncini verranno ritirati e riassegnati ai nuovi utenti dei comuni nei quali Geovest inizierà il porta a porta e questi comuni proseguiranno il loro ammortamento. Agli argelatesi la cifra di 14000 € per il prossimo anno, sarà sostituita con la prima quota di ammortamento (certamente maggiore) della serie completa di cassonetti che dovremo riacquistare. I vecchi cassonetti infatti sono stati reimpiegati altrove.

Ma è per lo smaltimento che dobbiamo aspettarci la mazzata più grossa. Dopo gli accordi europei in materia di riduzione di CO2 le regioni dovranno sospendere l’erogazione di contributi per lo smaltimento dei rifiuti e il costo a carico dei cittadini, passerà quindi dagli attuali 120 € cira a oltre 160, senza considerare gli aumenti di questi costi che inevitabilmente ci sarà in questi anni.
A questo proposito, riportiamo una tabella con un confronto delle spese a carico delle utenze domestiche per lo smaltimento dei rifiuti.

Come si evince dalla tabella, Argelato ha la tariffa più bassa di tutti i paesi considerati. Trovo grottesche le paure degli apani in merito ai fantomatici aumenti previsti per i prossimi anni. Alla luce dei fatti avevano certamente ragione: le nostre tariffe sono inevitabilmente destinate ad impennarsi, soprattutto grazie a loro.
In compenso saranno finalmente liberi, liberi da imposizioni, liberi di buttare tutto nel loro amato cassonetto e liberi di pagare una tariffa simile a quella dei nostri paesi vicini, nei quali per tutto quest’anno hanno scaricato i loro rifiuti.

Che nessuno di loro poi si lamenti quando, passati al porta a porta questi comuni, i loro cittadini ci restituiranno il favore riempiendo i nostri cassonetti con i loro rifiuti.

 
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6 commenti all'articolo

NOI CE LO ASPETTAVAMO
Sì signori noi ce lo aspettavamo…noi che abbiamo votato SI’ ce lo immaginavamo da qualche tempo a questa parte….questi signori ora stanno facendo di tutto per ribaltare l’esito del referendum…ora è partito il loro ultimo slogan:con i cassonetti si spenderà di più…allora intervengo per fare una precisazione….due anni fa avevamo i cassonetti…e si spendeva un certa cifra (variabile a seconda della metratura e dei componenti della famiglia)…questa cifra la chiameremo X…nel Forese non vi era alcun tipo di raccolta, nè differenziata nè indifferenziata…Geovest quindi raccoglieva una certa quantità di rifiuto che chiameremo con R, di cui il 48% era differenziato…veniamo ai giorni nostri…nel Forese si applica il pap…Geovest ora raccoglie R+R1 (dove R1 è la quantità di rifiuto del Forese) di cui il 70/80% (a detta di Geovest) è differenziato…Geovest vende il suo differenziato e ci guadagna 1000 mentre prima ci guadagnava solo 500(perchè il rifiuto totale prodotto era solo R e non R+R1)…Geovest guadagnandoci molto di più in teoria doveva abbassare di molto le nostre tariffe…questo non è successo…noi continuiamo a pagare sempre X (nel Forese chi ha ritirato i bidoni e una volta non usufruiva del servizio ora paga X+(300%X) quindi tre volte tanto)…i soldi in più che ha guadagnato Geovest dove sono finiti???Una parte (esigua) è servita per pagare gli operatori che sgomberano i rifiuti abbandonati…Ma il resto????Il resto è servito per pagare i costi del personale e dei mezzi utilizzati nella raccolta (che sono maggiori rispetto ai mezzi e agli operatori utilizzati per la raccolta con cassonetti stradali)…in definitiva: IL PAP è UN METODO DI RACCOLTA MOLTO PIù COSTOSO DEI CASSONETTI STRADALI….con i cassonetti stradali arriveremo al 65% e continueremo a pagare sempre la nostra solita X perchè i costi saranno inferiori e le tariffe non verrano alzate….ora questi signori che io reputo ignoranti hanno iniziato a percorrere questa strada facendo terrorismo sui costi, ma come avete visto con qualche semplice ragionamento (basta la quinta elementare per arrivarci) la loro teoria si sfalda e finisce in mille pezzi….ora la meneranno fino a quando non avranno ottenuto il loro grande obiettivo:tornare al pap…purtroppo per loro, ci vorrebbe qualcuno che gli spiegasse che il voto popolare è sovrano e per 5 annetti il pap non verrà più affiancato al comune di Argelato…ma oltre a incivili, ignoranti e vergognosi ora ci considerano anche dei cioccapiatti…forse i veri cioccapiatti sono coloro che non vedono più in là del loro naso e continuano a sostenere un metodo (il pap) e delle teorie (quella dei costi che lievitano) che sono facilmente attaccabili e che sicuramente non corrispondono alla vera realtà…NOI CE LO ASPETTAVAMO…MA SIAMO PRONTI ANCORA UNA VOLTA A SMASCHERARE QUESTE CONTINUE FALSITA’ CHE VENGONO DETTE DA QUESTI SIGNORI CHE NON VOGLIONO IL BENE DI ARGELATO…Cordialmente…

# 1 I vincitori il 14 Dic 2008 alle 16:46

Visti i recenti risultati referendari, che hanno confermato che chi la spara più grossa vince, io andrò controtendenza e d’ora in poi parlerò solo tramite citazioni.
DA: Gestione integrata dei rifiuti urbani: analisi comparata dei sistemi di raccolta (Federambiente) http://qualenergia.it/UserFiles/Files/Rf_SG_RD_02_apporto_federambiente_sistemi_di_raccolta_2003.pdf
“I risultati evidenziano quindi che non si può individuare un sistema di raccolta che risulti sempre più conveniente di un altro, ma che la scelta è strettamente collegata ai costi di smaltimento dei rifiuti residui rd altre caratteristiche territoriali.. ”
DA RACCOLTA DOMICILIARE: UNO STRUMENTO INDISPENSABILE
PER LA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI; Patrizia Gentilini, ISDE Forlì - Natale Belosi, Ecoistituto di Faenza
“La raccolta mista con separazione secco/umido registra i costi medi procapite più alti,
probabilmente dovuti alle diseconomie di scala nell’applicazione di due diversi sistemi di raccolta nello stesso territorio comunale.”

Quindi grazie, ci farete spendere di più.

Ah per chi non fosse ancora sicuro che il pap è il miglior metodo di differenziazione dei rifiuti:

DA: Rapporto rifiuti 2007, APAT (il più importante studio di settore sui rifiuti italiano):
http://qualenergia.it/UserFiles/Files/Rf_SG_RD_02_Rapporto_federambiente_sistemi_di_raccolta_2003.pdf

“(..) Tale incremento è stato ottenuto grazie all’attivazione
delle raccolte porta a porta che, nell’arco di un breve periodo, hanno
prodotto risultati considerevoli.”

DA RACCOLTA DOMICILIARE: UNO STRUMENTO INDISPENSABILE
PER LA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI; Patrizia Gentilini, ISDE Forlì - Natale Belosi, Ecoistituto di Faenza
“le rese di raccolta domiciliare s/u per tutti i gruppi di grandezza dei comuni sono superiori
alla rese della raccolta stradale s/u, attestandosi mediamente su un più 46%”

# 2 Andrea B. il 14 Dic 2008 alle 19:06

La tariffa agevolata è stata inventata per indurre i cittadini ( un ricatto) al ritiro dei BIDONI per restare bidonati e questo ha consentito a Dora Carapellese di scrivere su “Foglio aperto” che il 79% dei cittadini aveva aderito al servizio. POI SI E’ VISTO. Non esiste, e non può esistere, una certezza che la tariffa, dovendo coprire la totalità dei costi, sarà inferiore a quella degli altri comuni perchè dipende da costi e RICAVI. Ed i ricavi, per i motivi già detti, sono una variabile dipendente mentre i costi sono fissi con tendenza all’aumento. La tabella poi, non consente di affermare che Argelato abbia le tariffe più basse sempre. Se consideriamo la tariffa agevolata (sempre affidandosi alla fantasia onirica) per la famiglia tipo italiana, quattro componenti, è seconda, così come per cinque e sei componenti. Se abbandoniamo i sogni ed passiamo al reale (tariffa intera riservata ai riottosi, agli incivili, agli sporcaccioni), Argelato, per numero crescente di componenti è rispettvamente 5°, 6°, 6°, 8°, 7°,7°. Evidentemente siamo messi male. Urge prendere lezione da Pieve di Cento, CHE NON PRATICA IL PaP). Devo aggiungere, come mi sono espresso altre volte, che queste dispute tra differenziata e PaP. le considero questioni attinenti metodi sbagliati, fermo restando l’eliminazione, per quanto possibile, delle discariche. Resta inteso che se una amministrazione stabilisce un sistema di racolta che sia l’unico possibile ed accettabile in un dato momento, deve essere attuato, ma il solo sistema che si dovrebbe perseguire è quello adottato dai paesi nordici. La Danimarca, l’ho già scritto citando Stella e Rizzo, dal 2004, brucia tutto ciò che è ammissbile all’incenerimento. In Svezia e Inghilterra che hanno iniziato prima di noi a fare raccolte differenziate, ora la pensano come si può leggere a questo indirizzo: http://www.ragionpolitica.it/testo.1185.ecologisti_svedesi_contro_raccolta_differenziata.html. Io credo che sia utile fare una considerazione di questo tenore: dai rifiuti possono derivare, secondo la metodologia utilizzata, energia oppure materia da riciclare. La materia da riciclare può avere un mercato ma può anche non trovare collocazione ritornando ad essere rifiuto. Se invece sono bruciati, si ottiene energia, di cui l’Italia è carente anche grazie ai dissennati cosiddetti ambientalisti che ci privarono e tutt’ora ostacolano l’energia nucleare, che avrà sempre e sicuramente un mercato favorevole. Leggere anche a questo indirizzo: http://www.ragionpolitica.it/testo.9733.rifiuti_urbani_oro_dal_biogas.html.

# 3 lirero il 15 Dic 2008 alle 21:08

Un interessante articolo mette a confronto le tesi dell’incenerimento e della raccolta differenziata.

# 4 max il 20 Dic 2008 alle 12:12

Un documentato articolo spiega le opportunità che i termovalirizzatori offrono per la soluzione del problema rifiuti: http://www.traniweb.it/trani/informa/7367.html

# 5 lirero il 20 Dic 2008 alle 17:08

Segnalo un altro indirizzo che spiega come la tecnologia offra molte valide alternative alla raccolta PaP, molto onerosa. Sembra un sistema in grado di tacitare anche le più assurde ed emotive preoccupazioni: http://www.pyromex.it/pdf/pyromex_italiano.pdf

# 6 lirero il 20 Dic 2008 alle 17:29

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