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Grazie ragazze
Lettera di un tifoso appassionato per l’A&G Avis pallavolo
di Stefano Ferioli
Chissà se da tutte quelle ragazzine presenti sul parquet della palestra di Argelato quella famosa sera del 5 maggio uscirà un gruppo come quello che pochi minuti prima aveva appena finito di· stupirci, conquistando strameritatamente la serie C di pallavolo, traguardo credo mai raggiunto da nessun’altra squadra del nostro piccolo paese.
Ho trascorso, come tantissimi altri, circa quattro ore seduto sugli spalti della palestra un po’ umidi, vuoi per la pioggia - che stava quasi rovinando la festa - vuoi per il sudore di un tifo bollente da stadio di splendidi supporter quali amici, fidanzati, conoscenti e semplici simpatizzanti.
Ore di estrema sofferenza, di stupenda sofferenza, di voci rauche ‘per il continuo gridare, di mani arrossate dal frenetico applaudire, di imprecazioni più o meno cita bili.
Ho visto i volti di ragazze tese come corde di violino, comprensibilmente tese, trovatesi forse davanti ad un traguardo molto più grande di loro e che certamente qualche mese fa non immaginavano nemmeno nei loro sogni. Ragazze ai più sconosciute, hanno dato tutto ciò, che credo, posseggano dentro: volontà, tenacia, caparbietà, forza, testardaggine, sofferenza, capacità e tanta voglia di arrivare.
Con la loro grinta, la loro amicizia, la loro pura cattiveria, la loro faccia strafottente, la loro fisicità e la loro bellezza, ma soprattutto le loro lacrime. Queste, soprattutto, mi hanno colpito al termine dell’ultima partita, non giocata al meglio delle loro capacità, ma per questo ancora più splendida. Le stesse che sfogavano tutta la tensione, la rabbia accumulata in questi ultimi giorni, lacrime che finalmente vincevano sulla paura che le aveva attanagliate sino a qualche attimo prima, lacrime per la gioia di avercela fatta, lacrime che anch’io non ho saputo trattenere per la loro felicità. Piangevano alcune di loro ancora quando fuori si festeggiava e si brindava con lo spumante, lacrime che credo accompagneranno queste ragazze ogni volta che ricorderanno questa magica serata. Ragazze condotte per mano con consigli, discussioni più o meno accese, incitamenti e richiami anche questi più o meRoFitabili, da un personaggio- e dal suo degno compare - sornione, simpatico, all’apparenza il ritratto della calma, ma dentro ali’ arena un vero gladiatore, e sicuramente molto capace, a cui penso vada il plauso per aver amalgamato in tanti anni e in siffatto modo tutte le qualità e i difetti di queste fanciulle nel miglior modo possibile e sicuramente non facile.
Grazie, quindi, per l’esempio che tutti insieme ci avete dato. Spero che questo sia di aiuto e sprone per i nostri giovani nello sport e nella vita.