Foglio Aperto » Il farmacista » Rubriche
Il bello e il cattivo… Sole
Dott. Vittorio Vicini
Farmacia Comunale di Funo
Ecco arrivata l’estate, e con lei l’occasione per parlare di esposizione al sole.
Le radiazioni solari che raggiungono la terra sono quelle visibili: gli U.V. (ultravioletti) e parte degli infrarossi.
Possiamo suddividere gli U.v. in: U.V. A responsabili dell’abbronzatura, uv B responsabili dell’insorgenza di eritemi solari e U.V. C senza parti-
colari effetti sulla pelle perché trattenuti dall’ atmosfera.
I raggi ultravioletti svolgono diverse funzioni, alcune positive (perché stimolano la produzione di melanina nell’epidermide che permette di abbronzarsi e la sintesi di vitamina D), altre negative perché possono provocare l’insorgenza di eritemi, scottature, tumori cutanei oltre alla formazione di peluria.
La cute si difende dai danni causati dal sole attraverso due meccanismi:
- aumentando la quantità di melanina prodotta dai melanociti con conseguente comparsa dell’ abbronzatura,
- ispessendo, attraverso un processo di ipercheratosi, lo strato cornea che riveste l’epidermide.
Per evitare i danni causati da un’ errata esposizione al sole si deve, prima di tutto, usare una protezione adeguata al proprio FOTOTIPO (pigmentazione base e capacità di pigmentazione) ed esporsi con gradualità.
La protezione solare può essere di tipo chimico (reagisce con i raggi solari assorbendo la loro energia) o di tipo fisico (con un meccanismo fisico riflette la luce); bisogna comunque considerare che la capacità foto protettiva tende a ridursi già dopo un’ora quindi è consiglia bile ripetere frequentemente l’applicazione.
L’indice di protezione solare SPF indica la capacità di un prodotto di ritardare la comparsa dell’eritema solare.
È molto utile anche potenziare le nostre difese antiossidanti almeno un mese prima dell’esposizione al sole con integratori a base di betacarotene, vitamina C e vitamina E.