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La raccolta porta porta, una risorsa per tutti

L’assessore all’ambiente risponde ai cittadini sul perchè della campagna
di Ivano Gualandi

Il 7 luglio scorso dai televisori di tutto il mon­do miliardi di persone seguono “Live Earth”, il grandioso multiconcerto voluto da AI Gore (già vicepresidente degli Stati Uniti), per sensibi­Iizzare l’opinione pubblica mondiale sul disastro ambientale incombente.
Sarà anche stata la musica con i grandi nomi dei protagonisti a richiamare tanto interesse, ma è indubbio che da una grande moltitudine di citta­dini, cresce la richiesta di intervenire con urgenza sui processi che stanno portando il pianeta alla catastrofe.
Ovviamente saranno i Paesi a più alto livello di industrializzazione e quindi con le maggiori re­sponsabilità, che dovranno guidare nei prossimi decenni una grande trasformazione dell’attuale sistema di sviluppo economico e, al contempo, indicare ai paesi emergenti come evitare il ripetersi degli errori già fatti. .
Sarà un impegno difficile e non mancheranno forti resistenze, ma è incoraggiante che stiano arrivando positivi segnali di cambiamento dagli Stati Uniti, tra i maggiori responsabili dell’inqui­namento mondiale e, fino ad ora, tra i. più restii ali’ applicazione del Protocollo di Kyoto.
In attesa che la politica trovi la forza per incidere realmente sulla riconversione ecosostenibile del sistema produttivo, è compito delle amministra­zioni pubbliche, su indicazioni delle forze politi­che che le hanno espresse e cercando la fattiva collaborazione dei cittadini, fare tutto quanto possibile per la tutela ambientale, adeguandosi alle linee guida indicate dai governi locali e dalla Comunità Europea.
L’amministrazione comunale di Argelato ritiene che, nella situazione economica data, il nostro contributo per la tutela ed il miglioramento am­bientale del territorio, possa oggi essere realizza­to attraverso lo sviluppo delle fonti energetiche rinnova bili, realizzando un tetto fotovoltaico sulle scuole medie di Argelato e con lo sviluppo della raccolta domiciliare differenziata, ovvero il sistema definito “porta a porta”.
Le energie rinnovabili e la raccolta dei rifiuti ur­bani, sono giornalmente indicate da ogni fonte di informazione tra le principali “emergenze” che incidono pesantemente su Il’ ambiente e sui bi­lanci pubblici o privati che siano.
Dopo le assemblee informative del progetto sul fotovoltaico, che hanno visto una buona parte­cipazione di cittadini a vari livelli interessati, le assemblee che illustravano il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani, hanno avuto una straripante partecipazione di cittadini general­mente e animosamente contrari alla proposta. La proposta riassumeva le indicazioni che, insie­me ai tecnici di Geovest, avevamo raccolto valu­tando le esperienze che da anni molti comuni, in particolare del nord Italia, ma non solo, stanno facendo nel settore della raccolta differenziata:
il Triveneto in generale con quasi la totalità dei comuni in provincia di Padova e Treviso, un comune ogni cinque nel mantovano, una moltitu­dine di piccoli e grandi comuni lombardi e pie­montesi.
Nella nostra regione sol1o in corso esperienze a Reggio Emilia, Monteveglio, Carpi, Poggiorenati­co, Forlimpopoli, Fidenza, il centro storico di Mi­randola, Salsomaggiore, S.Giustina nel riminese, prossimi ad iniziare Monte S. Pietro, Crespellano, Bertinoro, Sasso Marconi.
Questi comuni ed altri al centro e al sud Italia, hanno intrapreso questa strada. Chi può, navi­gando nella rete, può imbattersi in comuni che fanno la raccolta porta porta, quasi da un decen­nio, e che hanno avuto le stesse nostre difficol­tà iniziali. l’alta motivazione, per.ò, ha portato a diversi aggiustamenti .del sistema di raccolta in collaborazione con i cittadini. la raccolta nelle modalità può variare da comune a comune, ma i principi di base rimangono gli stessi: “contenimento dei costi, tutela ambientale del territorio, educazione. al recupero di risorse fon­damentali in via di esaurimento, risparmio ener­getico, no alle. discariche, no agli inceneritpri, maggiore occupazionè”.
Conteniamo i costi riducendo drasticamente le spese per lo smalti mento in discarica di almeno il 25% degli attuali conferimenti e con l’aumento
delle entrate date dalla vendita di carta, vetro, alluminio, plastica e di tutto il riciclabile.
Si migliora il decoro urbano e la pulizia del ter­ritorio.
Differenziando lottiamo contro gli sprechi e re­cuperiamo prodotti fondamentali per il nostro sistema economico e produttivo: oltre a carta, vetro ed alluminio, oggi con il cartone si fanno poltrone, dalle bottiglie di plastica maglioni, dal­l’organico concime di alta qualità, ecc.
le direttive europee, nazionali e regionali ci im­pongono di differenziare e recuperare, riducendo le discariche e inceneritori in quanto fortemente impattanti e costantemente causa di conflitti so­ciali.
Ricorrendo a sistemi alternativi alla distruzione dei rifiuti, si incentiva la ricerca e lo sviluppo di attività di riciclaggio con ricadute positive sull’oc­cupazione.
Su questo progetto, che riteniamo un dovere ci­vile dato dal giusto rispetto per la terra in cui viviamo, chiediamo una serena riflessione ai cit­tadini, consapevoli di chiedere un impegno serio e che può in parte modificare le quotidiane abi­tudini di alcuni, lasciando per una volta da parte o diffidando delle polemiche politiche dell’ oppo­sizione basate sul nulla, se non su una ricerca opportunistica e strumentale del consenso. Basterebbe guardare chi amministra la stragran­de maggioranza dei comuni del nord-est che applicano la raccolta porta a porta, o chiedersi perché le strade di molti comuni del Trentino, come il Friuli, sono sempre ordinate e pulite; si dirà che fa parte della loro cultura e senso civico, come è luogo comune dire “che loro sono di altra razza”.
Quella cultura e senso civico, stanno tutte dentro ad un quadro legislativo preciso, fatto di regole e del loro rispetto. Regole date da quelle parti, ed in stragrande maggioranza, da un’amministra­zione di centrodestra e che hanno prodotto solo risultati positivi.
Dalle esperienze positive, di qualsiasi provenien­za, bisogna avere rispetto ed imparare (rispetto che manca evidentemente ai consiglieri di op­posizione di Argelato, per i propri colleghi che fanno altre scelte). Noi guardiamo quindi quei risultati con ammirata attenzione poiché credia­mo siano gradualmente raggiungibili anche dai nostri concittadini.

 
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