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Per difendersi dalle zanzare adottiamo un pipistrello

Un pipistrello per amico

Iniziativa brillante ed ecologica, per difenderci dalle zanzare e contribuire alla conservazione dei pipistrelli, degli zoologi del Museo di Storia Naturale di Firenze, con la collaborazione di Unicoop di Firenze che hanno messo a punto un progetto per la diffusione e installazione delle bat-box.

Le batbox sono piccole casette di legno da utilizzare per offrire nuovi rifugi ai pipistrelli. Le batbox sono studiate per attrarre proprio i pipistrelli che frequentano gli ambienti urbanizzati, e possono essere appese agli alberi del proprio giardino o alla parete esterna della casa, meglio se al riparo sotto la grondaia del tetto. Se i rifugi saranno colonizzati avremo per alleato un formidabile cacciatore di insetti.

Un pipistrello mangia fino a 1500 zanzare in una notte.

Per conoscere le abitudini e molte curiosita’ informazioni scientifiche e utili consigli sui pipistrelli scarica la guida Un pipistrello per amico scritto dai brillanti Paolo Agnelli e Laura Ducci.

Il progetto Un pipistrello per amico e la divulgazione di informazione all’uso delle bat box nasce grazie alla collaborazione tra il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze e l’Unicoop di Firenze che lo scorso anno ha contribuito finanziariamente a produrre 200 bat box.

Insieme ad alcuni comuni toscani, Firenze-Quartiere4 - Fiesole - Terranuova Bracciolini - Pontassieve - Prato - San Casciano Val di Pesa - Sesto Fiorentino - San Benedetto del Tronto - Senigallia - Barberino del Mugello si è avviata la sperimentazione delle batbox per agevolare la lotta biologica alle zanzare e diminuire l’utilizzo dei pesticidi.

E’ possibile partecipare alla sperimentazione attraverso la compilazione di un apposito modulo di monitoraggio, fornito insieme alla bat box, da inviare agli zoologi del Museo.

Scarica il modulo di adesione al progetto BatBox

Raccomandazioni utili all’utilizzo della BatBox

Fonte: Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze

http://www.msn.unifi.it/

I rifugi artificiali per pipistrelli, meglio conosciuti come bat box, vengono comunemente utilizzati per scopi scientifici. Nella letteratura specializzata, ma anche in internet, si possono trovare vari modelli di bat box, diversi per forma e materiali.

Ognuno di essi si adatta a particolari situazioni e soprattutto è studiata per particolari specie. Se si usa la bat box sbagliata, molto difficilmente questa verrà colonizzata e così avremo perso del tempo e l’opportunità di dare una casa ai nostri amici alati.

Le batbox messe a punto dagli zoologi del Museo di Storia Naturale dell’ Università di Firenze sono il risultato di studi ed esperienze dirette condotte in questi ultimi anni. Le batbox sono state studiate per favorire le specie di pipistrelli più frequenti negli ambienti urbani e suburbani italiani.

Sono state opportunamente progettate perché possano offrire ai pipistrelli un rifugio al sicuro dai predatori e dai competitori, dove la temperatura possa stratificarsi per offrire agli animali la possibilità di scegliere il microclima ottimale, con l’aggiunta di un sistema di ventilazione che limiti il disagio nelle giornate più calde.

Nel caso si abbia un po’ di manualità e confidenza con lavori di falegnameria non è difficile costruirsi da soli una o più bat box secondo il modello messo a disposizione.Scarica lo schema BatBox

Per la costruzione è consigliato l’utilizzo di pannelli di compensato multistrato, mentre per un adeguato trattamento da esterni utilizzare della vernice ad acqua.

Fare in ogni caso attenzione al non usare materiali particolarmente odorosi che potrebbero disturbare il soggiorno dei pipistrelli, e verificare infine che le giunture tra i pannelli siano ben serrate in modo da consentire quella stratificazione verticale interna della temperatura che tanto piace ai nostri piccoli amici alati.

Dopo aver costruito il vostro rifugio artificiale sarà comunque possibile aderire all’iniziativa compilando e inviando l’apposito modulo all’indirizzo [email protected]

Successivamente alla ricezione dell’adesione vi sarà inoltrato in risposta un modulo dove indicare i parametri di posizionamento della vostra bat box, oltre alle istruzioni per la compilazione del modulo stesso.

Il periodo migliore per l’installazione delle bat box è il mese di marzo, all’arrivo dei primi caldi, in modo che i pipistrelli le possano trovare durante i loro primi voli al risveglio dal letargo invernale.

Il posizionamento in periodi successivi alla primavera diminuisce di molto la probabilità di colonizzazione, in quanto i pipistrelli possono aver già trovato rifugi idonei. Ricordiamo che la loro attività si concentra nei mesi primaverili ed estivi, quando le temperature sono più alte e gli insetti più numerosi.

Durante l’inverno invece si ritirano per lo più in grotte e cavità sotterranee dove, salvo sporadiche uscite, trascorrono in stato di letargo tutto il periodo invernale.

Applicando questa particolare strategia riescono a superare brillantemente la stagione sfavorevole.

E’ bene sottolineare che sono sempre i pipistrelli a scegliere il loro rifugio e non è proprio possibile trasferirli forzatamente nelle bat box! Anzi, rammentiamo che la legge li protegge rigidamente e vieta anche di manipolarli, se non dietro rilascio di specifici permessi accordati solo per motivi di studio.

Per qualsiasi informazione o curiosità sull’iniziativa è possibile rivolgersi all’indirizzo [email protected]

 
2 commenti all'articolo

Ma qui nella bassa, solo noi siamo perseguitati da questo fastidiosissimo insetto? Nessuno appoggia un po’ di pressing sul Comune affinchè possa patrocinare questa iniziativa?

# 1 max il 04 Set 2008 alle 23:47

Credo sia un problema di trattamenti alle uova di zanzara che o non sono stati fatti o sono stati fatti nel momento sbagliato..Direi che sarebbe un’ottima idea questa bat box…l’unico problema mi sembra che sia il fatto di abituare il pipistrello a venire in questa casetta…il comune qualcosa sicuramente dovrà fare…una cosa che può aiutare è non lasciare degli schermi d’acqua ferma, come ad esempio bidoni pieni d’acqua o botti per l’irrigazione piene d’acqua…

# 2 Salvatore il 05 Set 2008 alle 13:17

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