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Referendum, mi schiero anch’io
In questi giorni i favorevoli al porta a porta si interrogano per decidere se sia meglio andare a votare NO al referendum del 23 novembre oppure non andare a votare affatto e partire così con un buon 20-30 % di vantaggio
Dal momento che affinchè il referendum sia valido deve recarsi alle urne almeno il 50% + 1 degli aventi diritto al voto e che comunque almeno un quarto degli elettori non andrebbero comunque a votare, potrebbe essere vincente la strategia lanciata da Bettino Craxi nel 1991 (e che per la verità non gli .portò allora molta fortuna).
Il rischio in tal caso, è che non si riesca a comunicare con chiarezza agli elettori favorevoli al PaP che è necessario NON recarsi alle urne per invalidare il referendum, e viste le difficoltà di comunicazione degli ultimi tempi non è un rischio poi così remoto.
Nel frattempo, dal momento che mancano ancora 3 mesi al referendum, vorrei ancora una volta sottolineare quale straordinaria opportunità rappresenti per i cittadini di Argelato questo metodo di raccolta differenziata. E’ sufficiente cercare tra le news di Google per trovare centinaia di articoli di giornali che parlano positivamente del PaP.
Noi invece, a fronte di una sensazionale opportunità di cambiamento come questa, siamo ancora divisi tra chi abbandona i rifiuti per strada e chi più civilmente decide di portarli nei cassonetti dei comuni limitrofi.
Il fantomatico comitato ApA ce l’ha messa tutta per fare confusione. Invece di schierarsi dalla parte giusta (giusta almeno per chi si dichiara a favore dell’ambiente) ha preferito nelle sue assemblee invitare tutta la cittadinanza alla disobbedienza, fino ad arrivare a questo referendum.
Follia allo stato puro rifiutare il PaP. Chi voterà SI vuole forse una nuova discarica dalle nostre parti? O forse pensa che brunciando i rifiuti in un termovalorizzatore potremo avere energia a buon mercato per i prossimi anni? Perchè anche se ApA racconta il contrario, non è proprio possibile andare oltre una modesta soglia di differenziazione dei rifiuti con i cassonetti. E allora, impegnamoci un pochino, facciamo uscire quel poco di coscienza civica che ci rimane, differenziamo correttamente i nostri rifiuti, spedendo si 3 minuti in più di quanto impiegavamo quando buttavamo tutto nello stesso bidone e siamo orgogliosi di questo PaP che ci rende finalmente liberi dalle discariche e dalle nanopatologie.
All’autore del cartello in foto va invece il mio plauso. Non se ne può più dei benpensanti che in nome della propria “libertà” si liberano dalle “costrizioni” dell’amministrazione gettando la loro immondizia ovunque. I costi per ripulire ricadono sulla collettività, i fastidi invece, sono subiti principalmente dalle persone civili. Razza di vigliacchi, lasciate sul sacchetto il vostro nome cognome e indirizzo come ha fatto chi ha scritto questo cartello e siate disposti ad accettarne le conseguenze.
ciao Max,
come stai? dove sei stato di bello in vacanza?
E’ qua che ti voglio: elabora una strategia vincente come solo un grande Generale sa fare.
Voto sì o voto no?
Fai bene i tuoi conti che se ti sbagli son dolori (di panza x te).
Secondo me un’idea vincente potrebbe essere quella di aspettare fino alle 14 immobile a casa, poi a quell’ora, quando il quorum sarà già raggiunto, potresti scendere in strada con megafono e richiamare alle urne tutti quelli a cui avevi detto di stare a casa.
Alternativamente potresti regalare ai cittadini 3 o 4000 biglietti di tribuna coperta per Bologna-Palermo che si gioca proprio quella domenica offrendogli così qualcosa di meglio da fare.
Scherzi a parte, Max fai pure ciò che meglio credi.
Pensa a quanto e come potrai prendermi in giro se poi vincerai tu il referendum. Tieni botta Max, 3 mesi e subirò la tua vendetta.
Forse.