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TRACCE DI TEATRO D’AUTORE 2008
dal 2 febbraio al 18 maggio 2008 - XII edizione -
www.traccediteatrodautore.it
CA’ LUOGO D’ARTE LA PICCOLA FIAMMIFERAIA
Sabato 16 febbraio - 17 e 21:15
Dalla fiaba di Hans Christian Andersen
Regia di Maurizio Bercini.
Testo di Marina Allegri. Con Alberto Branca, Claire Chevalier, Jean Marc Culiersi, Dario De Falco, Daniela D’Argenio. Musiche originali di Roberto Neulichedl. Scene di Maurizio Bercini e Donatello Galloni. Costruzione Cà Luogo d’Arte.
Pitture di Serena De Gier. Costumi di Patrizia Caggiati. Luci di Christian Peuckert. Distribuzione Alberto Branca.
Spettacolo in co-produzione con: Théatre Jeune Public - Centre Dramatique National d’Alsace, Théatre Nouvelle Génération - Centre Dramatique National de Lyon, Le Rayon Vert - Scène conventionnée de Saint Valery en Caux, Laboratorio Nove - Firenze.
E’ la notte dell’ultimo giorno dell’anno e stanno per iniziare i festeggiamenti. I partecipanti vengono fatti accomodare in una sorta di café chantant a misura di bambino. Inizia la fiaba. Nonostante sia la notte di Capodanno, la piccola Claire è in strada a vendere fiammiferi. Non ne ha venduto ancora neppure uno. Ha freddo, sta gelando ma non osa tornare a casa perché teme che il padre, vedendola rientrare senza un soldo, la punisca. Nel tentativo di scaldarsi, la piccola Claire inizia ad accendere qualche fiammifero. Ad ogni fiammifero le appare un’immagine: prima una stufa, poi un tavolo imbandito, poi un albero di Natale ma le visioni svaniscono con lo spegnersi della fiamma. Una stella cadente attraversa il cielo e la Piccola Fiammiferaia ricorda un racconto della nonna che diceva che per ogni stella cadente un’anima volava in Paradiso. Accendendo un nuovo fiammifero la bambina vede sua nonna e per prolungarne la compagnia accende velocemente tutti i fiammiferi. Quando anche l’ultimo fiammifero si spegne, la Piccola Fiammiferaia sogna di essere portata in cielo dalla nonna. Il suo corpo senza vita viene ritrovato nella neve, con un sorriso in volto e i fiammiferi spenti in mano.
Dalle note della compagnia: “Vorremmo che gli spettatori adulti guardassero i bambini guardare, vorremmo che, più di altre volte, fosse un momento per riflettere su ciò che si vedrà riflesso in loro, vorremmo che assistere bambini e adulti allo spettacolo, fosse per entrambi, un momento di rapimento, di stupore, di magia e per tutti i ‘grandi’ un’occasione in più per riflettere su alcuni temi dei diritti dell’infanzia”. La compagnia Ca’ Luogo d’Arte, già ospite a Tracce nel 2004 con “Cappuccetto Rosso”, torna con questo nuovo grande spettacolo per l’infanzia nato da un progetto internazionale che ha coinvolto alcuni centri europei, tra i più prestigiosi, specializzati nel teatro-ragazzi.
CA’ LUOGO D’ARTE
Ca’ Luogo d’Arte è un’associazione culturale tra artisti, nata a Gattatico (Reggio Emilia) nel 2002.
L’associazione ha sede in una casa di campagna e nella stalla-laboratorio vi lavora una vera equipe di persone. Oltre ai fondatori di Ca’ (Maurizio Bercini, Marina Allegri, Alberto Branca, Patrizio Dall’Argine) vi trovano spazio per attività comuni anche altri artisti (Enrico De Santis, Laura Pazzola, Piero Arganini, Serena De Gier, Livio Cancelliere).
Una caratteristica di Cà Luogo d’Arte sin dalla sua nascita è stata quella di cercare collaboratori non esclusivamente legati al mondo del teatro tra coloro sempre pronti a rimettere in gioco visioni e saperi personali.
Nella sede, oltre al laboratorio di costruzione, è stato organizzato un piccolo spazio prove con palco e platea.
Nella loro presentazione si può leggere: “Ca’ è un luogo del pensiero dove il teatro è facile ed immediato, quotidiano come il mangiare ed il dormire, presente come un calcio sul sedere”.
ARGELATO
Teatro Comunale - Via Centese, 48 -
Ingressi: interi 10,00 €, ridotti 8,00 € - Posti disponibili: 90 - Durata: 60’’ -
Età consigliata: bambini (dai 4 anni), ragazzi e adulti
ROBERTO ABBIATI RICCARDO L’INFERMO
Venerdì 14 marzo - 21:15
Il mio regno per un pappagallo. Molto, ma molto liberamente ispirato al “Riccardo III” di William Shakespeare
di e con Roberto Abbiati.
Drammaturgia di Roberto Abbiati e Francesco Niccolini. Idee, musiche e suggerimenti di Bano Ferrari e Carlo Pastori. Collaborazione tecnica Alessandro Calabrese e Luca Salata. Si ringrazia per il contributo alla produzione Armunia
Roberto Abbiati, apprezzatissimo nella scorsa stagione di Tracce nel sorprendente “Il viaggio di Girafe”, è un attore-clown milanese con la dote rara di saper coniugare sapientemente comicità e intelletto e con questo nuovo spettacolo ne dà una conferma ulteriore. Attorno alla figura di Riccardo III, uomo malvagio e rabbioso realmente esistito, ruota l’immensa costruzione drammatica a cui Shakespeare si ispirò per un suo dramma. La deformità esagerata del corpo di Riccardo III rende ancora più evidente la mostruosità di un uomo che non si fece scrupolo di tradire e uccidere i suoi stessi parenti per raggiungere il potere assoluto, il trono d’Inghilterra. Lo spettacolo di Roberto Abbiati non ripercorre la storia inglese dalla guerra tra le due famiglie - i Lancaster e gli York - fino alla presa di potere definitiva dei Tudor. Abbiati reinterpreta molto liberamente le gesta del più sanguinario degli eroi shakespeariani: Riccardo di Gloucester, diventa quel tipo “piscinin, brut e catiff”. Il re viene spostato dai complotti dei palazzi londinesi agli incubi di un ospedale della Brianza. Una tragedia trasformata in farsa - saltando dall’inglese al dialetto delle campagne lombarde - o in una farsa dal profilo tragico. “Il mio regno per un pappagallo” (e non più “Un cavallo! Un cavallo! Il mio regno per un cavallo!”) mischia brandelli shakesperiani alla storia quotidiana di un attore/clown, con le sue paure e gli incontri, quelli veri, con le persone, con la malattia, con chi ieri sera c’era ancora e oggi non più. Un lungo sogno, un po’ buffo ed un po’ malinconico. Un sogno ad occhi aperti destinato a coinvolgere il pubblico nella parte buffa per lasciarlo poi solo nei momenti malinconici in cui ognuno si sente di essere inadeguato alla scena, al mondo. Il tiranno deforme non spaventa più ed è assai più umano di altri mostri sulla scena del mondo, quello vero di oggi. Durante la serata Roberto Abbiati racconterà di un altro sogno. Aver progettato, costruito e quasi ultimato un piccolo teatro nella favela della Chapada do Rio Vermelho a Salvador de Bahia (Brasile).
ROBERTO ABBIATI
Già all’età di cinque anni è protagonista sulle tavole del palcoscenico nel “Bertoldo a Corte” diretto da suor Ambrogina nella recita dell’asilo a Seregno (suo paese di origine). Terminati gli studi dell’obbligo (senza più cimentarsi nell’arte teatrale) frequenta l’Istituto d’Arte di Monza e poi a Bologna si iscrive al Dams. Sostiene tutti gli esami ma poi non si laurea. Nel frattempo lavora per il Teatro alla Scala di Milano come mimo, con Enrico Rimoldi fonda il Teatro dell’Arcobaleno, con Bano Ferrari e Carlo Pastori crea il Teatro d’Artificio. La sua passione per la cornamusa lo spinge a fondare il gruppo musicale Badalbanda. Recita in numerosi spettacoli diretti da Bolek Polivka col quale instaura un solido e proficuo sodalizio artistico. Insegna in numerosi corsi di teatro il mestiere del clown. Con un gruppo di ragazzi disabili ha fondato la compagnia Yorik Spettacoli. La sua carriera è densa di numerosi progetti realizzati con diversi artisti. Come attore-autore ha messo in scena molti spettacoli alcuni dei quali hanno caratterizzato il teatro-ragazzi - ma ottenendo ampi riconoscimenti dal pubblico degli adulti (es. “I tre porcellini”, “Gran Circo Minimo”). È stato presente a Tracce con due spettacoli: “Pasticceri” (2006) di cui era co-protagonista assieme a Leonardo Capuano, e “Il viaggio di Girafe” (2007), un piccolo capolavoro del teatro italiano degli ultimi anni.
ARGELATO
Teatro Comunale - Via Centese, 48 -
Ingressi: interi 10,00 €, ridotti 8,00 € -
Posti disponibili: 99 - Durata: 70’ - Età consigliata: per tutti
La tessera di abbonamento (non nominativa) dà diritto all’ingresso a tutti gli spettacoli a pagamento (con un risparmio di € 40).
Venerdì 1 e Sabato 2 febbraio (dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19) presso l’URP di Pieve di Cento (BO) in Piazza ACosta, 17.
Attenzione: solo ai primi 50 abbonamenti venduti è riservato l’ingresso al concerto inaugurale di e con SILVIA MEZZANOTTE.
La biglietteria apre 45 minuti prima nei giorni e nei luoghi di spettacolo.
Biglietti: interi € 10,00, ridotti € 8,00 (eccezioni nei giorni: 02/02: interi €20,00 e ridotti €18,00 e 22/02:
interi €18,00 ridotti €16,00).
È sempre consigliabile prenotare
(segreteria: [email protected] o informarsi telefonicamente sulla disponibilità dei biglietti.