Rassegna stampa
Rifiuti porta a porta. La gente storce il naso
Da: Il Resto del Carlino di venerdì 25 gennaio 2008
LA RACCOLTA dei rifiuti porta a porta spacca in due Argelato. Da una parte la giunta e Geovest che stanno sperimentando il nuovo sistema. E dall’altra, il comitato dei cittadini che, oltre a chiedere un referendum per abrogarlo, ritiene inadeguata la copertura assicurativa. Per Giovanni Guizzardi «non ha senso un sistema che rende più scomodo il conferimento dei rifiuti. Il porta a porta incentiverà i comportamenti scorretti». Claudio Guidoni migliorerebbe il vecchio sistema, «magari educando le persone e migliorando i controlli». Vito Di Maio sottolinea che il «comitato, ponendo un problema igienico con segnalazioni all’Ausl è riuscito a mantenere i contenitori per l’umido e vetro in strada. Mi domando, poi, come fa chi abita in un piccolo alloggio a lavare e disinfettare i bidoni. Le nostre proposte non sono mai state prese in considerazione. Una di queste erano i sacchetti usa e get-ta con un codice a barre per identificare l’utente. Un altro problema del porta a porta è che penalizza gli incontinenti perché producono molto indifferenziato».
ENRICO CASARI contesta il fatto che «i bidoni lasciati fuori sono alla mercé di animali e vandalismi. Ci sono anziani che devono trasportare contenitori da 120 litri su e giù per le scale». Secondo Adriano Sandri «con il porta a porta il Comune è riuscito a dividere i cittadini». Maria Angela Cocchi nel giorno della raccolta non riesce a camminare sul marciapiede a causa dei bidoni: «Un nostro vicino non vedente rischia di cadere. La cosa assurda è che se appiccano il fuoco al bidone condominiale sotto al palazzo, non siamo coperti dai danni». Gualtiero Amadori vuole «lo sconto lei per lo spazio occupato dai bidoni in casa». Per Giovanna Liquori «la giunta doveva prima sentire i cittadini». Secondo Bruno Seidenari «le famiglie scontente sarebbero 3.500 ad Argelato e Funo. Il regolamento è lacunoso, soprattutto sulla sicurezza stradale. La giunta deve capire che siamo cittadini e non sudditi». Un bidone in casa per Bianca Marchetti «è anti igienico. Il porta a porta avvantaggia chi vive nelle villette». Salvatore Carecci analizza il regolamento che «è vago, soprattutto sui pannolini. I costi aumenteranno come è successo ovunque col porta a porta».
Mi chiedo con quale solido metodo scientifico siano state calcolate le “3500″ famiglie scontente ad Argelato e Funo.
Se non erro gli abitanti attuali sono a cavallo dei 10000. Le famiglie COMPLESSIVE sono circa 4000 (fine 2006). Saranno scontente quasi il 90% delle famiglie Argelatesi?
La sicurezza stradale davvero preoccupa l’APA? A me sembra che si vogliano solo trovare scuse per rimandare la questione. Nemmeno la “munnezza” vista in TV vi ha fatto effetto?
L’ApA continua a pavoneggiarsi delle 2300 firme raccolte, tra le quali moltissime non avevano capito come il comune e Geovest avrebbero organizzato la raccolta (ne conosco personalmente). Per non aggiungere che le maggiori contestazioni (leggi puzza e insetti per casa), sono venute a cadere dopo l’ultima “mediazione” ottenuta da ApA
Se davvero perdessimo tempo a fare un referendum, gli Argelatesi non vi darebbero soddisfazione votando “no” ad un sistema di raccolta all’avanguardia, che garantisce risultati di ottima qualità, già allineati a quanto la comunità europea ci chiederà nei prossimi anni.